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Che cos’è la Kinesiologia (e che cosa NON è…).

 

Oggi ho provato ad inserire il termine “KINESIOLOGIA” sul motore di ricerca in internet ed ho osservato i risultati ottenuti. Mi è stato così indicato che la Kinesiologia è una disciplina diagnostica, fondata sull’utilizzo del test muscolare, che può essere tranquillamente acquisita anche online tramite corsi che rilasciano regolare diploma.

Peccato che NESSUNA di tali indicazioni corrisponda in alcun modo al vero.

Insegno Kinesiologia ai massimi livelli ormai da ben più di vent’anni, e sulla base della mia iniziale formazione come Fisico ho sempre ritenuto doveroso prima apprendere correttamente la tecnica e poi giudicare il suo valore dai risultati ottenuti. In tal senso la Kinesiologia mi ha sempre entusiasmato e mai deluso. Mi duole invece trovare conferma in tale mia incursione odierna su internet di come moltissimi parlino a vario modo della Kinesiologia, senza avere mai incontrato (e presumibilmente nemmeno cercato) una persona sufficientemente competente da cui poterla apprendere. Peccato.

La Kinesiologia (nata nel 1964) NON utilizza più il Test Muscolare dalla seconda metà degli anni 1970!... Risale infatti a quell’epoca lo sviluppo dal Test Muscolare della prima forma di Test Muscolare Kinesiologico (o Test Kinesiologico tout court). Ciò risulta di fondamentale importanza considerando che tali due Test forniscono risposte fra loro indipendenti e dunque anche se la Kinesiologia venisse praticata correttamente, utilizzando però come strumento il Test Muscolare, statisticamente l’operatore si baserebbe su risultati sbagliati nel 50% dei casi!...

Da allora la Kinesiologia ha fatto enormi progressi tecnici, e altre modalità di Test Kinesiologico sono state via via introdotte. Già nel Corso ‘Applicare la Kinesiologia’ ne vengono apprese 5 tutte differenti fra loro, ma il cambiamento reale è giunto nel Nuovo Millennio, quando l’inglese Alan Sales ha stupito il mondo kinesiologico sviluppando modalità talmente rivoluzionarie e innovative da giustificare il termine di “salto quantico nello sviluppo della Kinesiologia”. Il Test Analogico, il Test Ciberkinetico e il Test Molecolare sono le tre gemme che così adornano tale rivoluzionaria disciplina, Cyberkinetics, di fatto la Kinesiologia attualmente più avanzata al mondo. Se quanto sopra indicato non risulta comunque sufficientemente esplicito, è dunque ormai da quarant’anni che nessun Kinesiologo degno di questo nome valuta la forza muscolare nell’esecuzione di un Test Kinesiologico, evitando quindi di utilizzare per tali scopi il Test Muscolare (in sé perfettamente valido, ma per tutt'altri impieghi).

La Kinesiologia NON è una disciplina diagnostica bensì una disciplina terapeutica. Indipendentemente dai termini tecnici impiegati (la cui etimologia rimane comunque trasparente), il suo scopo reale infatti NON è quello di evidenziare all’operatore aspetti disfunzionali della persona (con l’aspettativa di correggerli successivamente con qualche disciplina terapeutica) bensì di facilitare la condivisione di informazioni all’interno del sistema corporeo, consentendo così la risoluzione spontanea di condizioni altrimenti bloccate. La Kinesiologia impiega infatti un Modello Terapeutico distinto da quello standard a cui siamo tutti ormai assuefatti, all’interno del quale il concetto di “diagnosi” acquista così una differente forma. L’impiego della Kinesiologia presuppone la comprensione profonda di tale differente Modello Terapeutico, la cui eventuale mancanza (per colpa in tal caso grave dell’operatore) inficia dunque a priori qualsiasi risultato finale. Se invece la Kinesiologia viene utilizzata per ciò che essa oggi è, una disciplina terapeutica fondata sulla condivisione di informazioni all’interno del sistema individuale, i risultati stupiscono positivamente sia chi la svolge sia chi la riceve, potendo operare al di fuori di un modello causale lineare “diagnosi – terapia”.

La Kinesiologia NON può essere appresa attraverso un corso on-line, ma se è per questo nemmeno tramite la semplice lettura di un testo o la visione di un filmato. In quanto disciplina cinestesica l’apprendimento delle sue basi, a iniziare dal Test Kinesiologico, presuppone infatti una diretta esperienza corporea nel rapportarsi con le modalità di risposta del sistema nervoso del testato. Ciò viene acquisito con immediatezza e facilità sotto una guida competente, ma presuppone necessariamente la propria presenza individuale. Da questo punto di vista è più probabile diventare uno sciatore attraverso un corso on-line che non un Kinesiologo… E al riguardo, al momento in cui la Kinesiologia è riconosciuta nella maggior parte delle nazioni compresa l’Italia, ma non è regolamentata pressoché in nessuna nazione compresa l’Italia, il valore reale dei molti “diplomi” di Kinesiologo offerti su internet va drasticamente ridimensionato, anche a fronte di una effettiva competenza operativa fondata sulle risorse disponibili in Kinesiologia oggi e non quarant’anni fa, come troppo spesso si vede dando una rapida scorsa ai programmi (a volte addirittura fondati sul "Touch for Health", risalente al 1973).

È a dir poco inopportuno che così spesso (anche nelle più usuali enciclopedie on-line) la Kinesiologia venga definita in maniera manifestamente errata, per poi attaccare l’oggetto così definito (ben diverso da quello reale) evidenziandone le incongruenti assurdità, se non addirittura la letale pericolosità. Distorcere una disciplina innovativa, sicura ed efficace, che ha nella semplicità ed eleganza il suo tratto operativo più distintivo, definendola all'opposto complicata e astrusa non fornisce informazioni sulla Kinesiologia ma solo sul fatto che quell’autore non si è mai preso la briga di apprenderla correttamente. Per quanto ahimè tale situazione risulti oggi comune, rimane il fatto che è sempre la scienza a doversi adeguare alla realtà, e non la realtà a poter essere rifiutata a priori in quanto “non scientifica”. Quasi trent'anni di esperienza formativa e operativa nella Kinesiologia costituiscono per quel che mi riguarda una pragmatica e diretta evidenza scientifica che certamente pone delle sfide, ma sono sfide che non si può certo pensare di risolvere semplicemente evitandole.

E dunque, alla fine di queste poche considerazioni, che cos’è la Kinesiologia? È una disciplina terapeutica di tipo informazionale, che non presuppone di per sé interventi in alcun modo invasivi (tagli, punture, manipolazioni o anche solo l’assunzione di alcunché) utilizzando bensì varie modalità coordinate di impiego del Test Kinesiologico per condividere informazioni all’interno del sistema della persona (ben al di sotto della sua soglia di consapevolezza) rendendo in tal modo spontaneamente risolvibili aspetti che in precedenza risultavano del tutto ingestibili. Dato che così facendo si assiste direttamente il “cuore” del sistema, qualsiasi aspetto di qualsivoglia natura che costituisca un problema può essere a priori indirizzato con efficacia e sicurezza. Tale “non specificità” deriva dal fatto che l’operatore non “risolve” in prima persona il problema, ma assiste bensì nel modo migliore il sistema nella sua risoluzione (che in quanto tale coinvolge tutte le sue risorse fisiche, metaboliche, emozionali ed energetiche). Ciò consente di indirizzare in maniera rapida e sicura una gamma estremamente ampia di potenziali disagi fisici, nutrizionali, emozionali o di altro tipo, rendendo tale approccio oltremodo versatile, affidabile e gentile nella sua espressione. Auguro a tutte le persone interessate di incontrare qualcuno sufficientemente competente da poter così illustrare la semplicità e l’eleganza su cui si fonda l’efficacia della Kinesiologia.

 

Dr. Diego Vellam

Accademia di Kinesiologia

Milano, gennaio 2018

 

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